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Omosessualità maschile e promiscuità: alla ricerca dell’identità perduta


Sull'ultimo numero della rivista "Dialoghi Adleriani" è disponibile, gratuitamente, il mio ultimo articolo, di cui propongo l'abstract, di seguito.
"In un’epoca come la nostra in cui la discriminazione del “diverso” rappresenta un tema attuale quanto pregnante, ci si interroga sul peso che lo stigma sociale può avere sulla formazione dell’identità omosessuale maschile. L’autore ipotizza una correlazione tra il pregiudizio sociale nei confronti delle persone omosessuali ed il fallimento nella costruzione di un Sé coeso ed unitario; fallimento che, nel caso di specie, può condurre a comportamenti promiscui volti a compensare il sentimento di inadeguatezza cristallizzatosi nella fase evolutiva adolescenziale. Il tentativo di mantenere e/o ristabilire la coesione interna di un Sé poco sano e assai vulnerabile si concretizza nella compulsiva ed affannosa ricerca di conferme di valore nella sfera sessuale; è un tentativo, fallimentare, di ridare coerenza a quella parte del Sé che è stata compromessa nel corso dell’adolescenza; quella parte del Sé strettamente connessa all’identità sessuale. Le ipotesi dell’autore si fondano sull’esperienza clinica diretta, ma sembrano essere confermate anche da uno studio, ancora in corso, i cui primi risultati parziali parrebbero mostrare una correlazione significativa tra discriminazione degli omosessuali, percezione di un Sé frammentato e promiscuità."


(a pagina 49 l'articolo in versione inglese e a pag. 65 la versione in italiano)
  

Dr. Roberto Callina
Psicologo Psicoterapeuta - Milano

02/04/2015